Sony brevetta l’IA che scrive le OST videoludiche in base alle tue emozioni

Una nuova feature per la PS5?

La Sony ha registrato il brevetto per un generatore di colonne sonore di videogiochi dinamico, che si basa sulle emozioni e sulla personalità del giocatore. Creato grazie ad un modello di intelligenza artificiale che esegue una sentiment analysis accurata di chi ha in mano il controller.

Questa specifica funzione sarà in grado di mappare emozioni come la tensione, la gioia o la paura, per poi farle corrispondere a timbri, ritmi e strutture melodiche diverse. Una fonte di dati imprescindibile saranno i social media e le associazioni premiate dagli utenti.

Dal compositore all’algoritmo

Come descritto nel brevetto di Sony, il primo passo è fatto dal compositore che realizza il tema principale. Mentre le variazioni potranno essere introdotte dall’algoritmo sia durante lo sviluppo del gioco ma anche dopo la release.

Una volta che il compositore ha creato i temi ricorrenti, questi possono essere assegnati ad un elemento o ad un personaggio. Questo può essere fatto sia dal compositore o dai sound designer; ma può essere cambiato sia durante lo sviluppo del gioco o addirittura dinamicamente all’interno del gioco già rilasciato.

Per ora le notizie non sono molte, ma una delle scelte che farà l’algoritmo sarà il ritmo dell’OST, legato all’attività di gioco dell’utente.

Sony: una nuova frontiera dell’esperienza di gioco

Anche se nel deposito del brevetto non si fa nessun riferimento alla nuova console di casa Sony, i tempi di pubblicazione suggeriscono una correlazione.

Tra le nuove proposte troviamo anche progetti per controller in grado di rilevare la sudorazione e la frequenza cardiaca oppure di un robot che reagisce alle emozioni del giocatore.

I giocatori interessati potranno essere tracciati sui social, si potrà analizzare la loro personalità in base ai comportamenti, aiutati anche da vari dispositivi biometrici già in uso per personalizzare gli ambienti .

Obiettivi sicuramente fantasiosi quelli di Sony, ma che potrebbero rivoluzionare la personalizzazione dell’esperienza di gioco.

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