I Vombati sono teneri marsupiali australiani, un po’ tozzi e dall’aria simpatica. Questi adorabili abitanti dell’ Australia e della Tasmania, con le loro zampe muscolose perfette per scavare intricate gallerie sotterranee, nascondono un segreto davvero particolare: sono gli unici animali al mondo capaci di produrre feci dalla forma geometrica perfetta, dei veri e propri cubetti. Un fatto così strano da sembrare quasi una leggenda, tanto che persino gli scienziati inizialmente stentavano a crederci.

Le prime ipotesi: tra marcature territoriali e clima arido
Per anni, il perché di questa bizzarra “produzione” ha rappresentato un vero e proprio rompicapo per la comunità scientifica. Tra le prime ipotesi avanzate, c’era quella legata alla marcatura del territorio. Si pensava che la forma cubica permettesse agli escrementi di non rotolare via, rimanendo ben impilati a segnalare la presenza del vombato. Tuttavia, Mike Swinbourne, un esperto di questi marsupiali presso l’Università di Adelaide, non sembra molto convinto di questa teoria. Pur riconoscendo che i vombati utilizzano le feci per delimitare i propri spazi, l’idea di vere e proprie “costruzioni” di escrementi gli appare infondata.
Un’altra ipotesi suggeriva un legame con il clima secco tipico di molte zone in cui vivono i vombati. Secondo questa teoria, l’organismo di questi animali sarebbe particolarmente efficiente nell’estrarre la maggior quantità di liquidi dal cibo ingerito. Feci più asciutte tenderebbero quindi ad assumere forme più rigide e spigolose. In effetti, Swinbourne ha notato che in ambienti con maggiore disponibilità d’acqua, come gli zoo, le feci dei vombati tendono ad essere meno “cubiche”. L’idratazione gioca sicuramente un ruolo, ma la spiegazione completa sembra essere più complessa.
Viaggio nell’intestino: la chiave dell’enigma cubico
La svolta nella ricerca è arrivata grazie alla tenacia di Patricia Yang, una studiosa di fluidi corporei animali del Georgia Institute of Technology. Incuriosita da questo fenomeno unico, ha deciso di andare a fondo nella questione. Nonostante le difficoltà nel reperire materiale di studio poihè gli intestini di vombato non sono certo facili da trovare, Yang è riuscita ad ottenere i campioni di due esemplari australiani.

Contrariamente alle prime intuizioni, che ipotizzavano un ano dalla forma particolare o una “fabbricazione” del cubo già nello stomaco, la vera sorpresa si è rivelata l’incredibile elasticità dell’intestino di questi marsupiali. Durante il processo digestivo, il cibo si muove attraverso l’intestino, e la pressione esercitata dalle pareti intestinali contribuisce a modellare le feci. La forma dell’intestino, quindi, è determinante.
Un intestino “scultore” con due zone di elasticità differente
Per comprendere meglio il meccanismo, Yang e il suo team hanno confrontato l’elasticità dell’intestino di un vombato con quella di un maiale. Mentre l’intestino del maiale mostrava un’elasticità piuttosto uniforme, quello del vombato rivelava una notevole irregolarità. In particolare, sono state individuate due profonde “rientranze” dove l’intestino del vombato risulta molto più elastico. L’ipotesi affascinante è che proprio queste due zone più “morbide” agiscano come degli stampi, modellando le feci, fino a conferirgli la caratteristica forma cubica.
Questa spiegazione, basata su principi di biologia e fisiologia, è stata accolta con interesse dagli altri esperti del settore. Swinbourne l’ha definita “veramente plausibile”, e Peter Clements, presidente dell’organizzazione Wombats SA, riconoscendo il valore della scoperta, auspica ulteriori approfondimenti sui meccanismi specifici coinvolti.
Implicazioni inaspettate: la natura insegna all’industria
La ricerca di Yang non si ferma qui, la scienziata stessa ammette che molti interrogativi rimangono ancora aperti. Tuttavia, la scoperta di come l’intestino del vombato riesca a “scolpire” questi perfetti mattoncini, ha implicazioni che vanno ben oltre il semplice aneddoto naturalistico.

Come sottolinea Yang, la forma cubica è estremamente rara in natura. Attualmente, noi umani riusciamo a realizzarla principalmente in due modi: modellando materiali morbidi o intagliando quelli più duri. I vombati, con il loro particolare sistema digestivo, ci mostrano una terza via, un processo biologico che potrebbe ispirare nuove tecniche di produzione in svariati settori. Un piccolo marsupiale australiano, con la sua singolare caratteristica, potrebbe quindi aprire nuove frontiere nell’ingegneria e nella manifattura.
Fonte: https://www.nationalgeographic.it/perche-le-feci-del-vombato-hanno-forma-cubica