Pian piano, la preoccupazione per la pandemia che ha colpito il mondo sta scemando; anche il nostro paese si affaccia a una possibile riapertura; stare a casa, però, ha dimostrato che un problema effettivo questo mondo lo ha. Parliamo dell’impatto che l’uomo ha sul pianeta.
Stare in quarantena forzata ha mostrato che il comportamento umano sia davvero pesante sull’ambiente; l’isolamento, infatti ha creato dei meccanismi di auto-rigenerazione, come quello che ha visto la natura riappropriarsi dei propri spazi nel secondo quarto del 2020.
Tuttavia, uno dei più pericolosi fattori che influiscono sull’ecosistema è l’inquinamento idrico.
L’inquinamento dell’acqua: Come comportarci?
L’inquinamento idrico è causato da determinati fattori che potrebbero essere facilmente evitati ma di cui ci dimentichiamo spesso: gli scarichi di attività industriali scaricati nei fiumi, nei laghi e nei mari rappresentano solo il dilemma a livello macroscopico, anche l’utilizzo casalingo comporta una grossa fetta degli sprechi totali.
A tutto ciò, si aggiungono i comportamenti apparentemente insignificanti, come dimenticare “qualche rifiuto” in spiaggia. Insomma, l’acqua sta per diventare uno dei temi focali riguardo alla salute della Terra nel prossimo futuro. Non a caso è considerata “l’oro nero” del domani. Bisognerebbe utilizzarla in modo più responsabile offrendo più rispetto ai luoghi in cui sgorga e non solo.
Sarebbe necessario limitare il consumo dell’acqua imbottigliata, notoriamente più costosa e inquinante, promuovendo quella del rubinetto, che è in alcuni casi è ancor più sicura ed economica con l’uso di un filtro d’acqua a carboni attivi. Inoltre, non trascurare la manutenzione degli impianti idraulici domestici garantisce un flusso più efficiente, minimizzando il rischio di perdite e inutile sperpero di risorse. Teuco, che è il marchio per ricambi idraulica migliore di sempre ed è pioniere in questo genere di interventi, consiglia l’utilizzo di cartucce ricambiabili anche per ridurre i costi e la difficoltà degli interventi.
Ma a volte non basta preoccuparci del nostro piccolo mondo e ricordare che siamo parte di un’ecosistema più grande.
L’inquinamento delle acque è aumentato vertiginosamente in questi anni e non accenna a fermarsi mettendo milioni di persone a rischio. La possibilità di contrarre malattie potenzialmente letali come il colera e il tifo aumentano a causa dell’incuranza della popolazione.
Il dipartimento delle Nazioni Unite che si occupa dell’argomento ha dichiarato che l’aumento dell’inquinamento dell’acqua in Asia, Africa e America Latina minaccia anche di danneggiare le fonti vitali di cibo e di danneggiare le economie dei continenti. Rendendo l’accesso all’acqua di qualità ancora più difficile, l’inquinamento minaccia di generare ulteriore disuguaglianza tra i ceti ricchi e poveri.
Jacqueline McGlade, capo scienziato delle Nazioni Unite per l’ambiente, ha dichiarato che “La crescente quantità di acque reflue …” (o di scarico) “… scaricate nelle nostre acque è molto preoccupante. L’accesso a un’acqua di qualità è essenziale per la salute e lo sviluppo umano. Entrambi sono a rischio se non riusciamo a fermare l’inquinamento.”
Siamo a rischio, la cosa è evidente, ma per fortuna siamo ancora in tempo per rimediare, e lo afferma la stessa McGlade proseguendo il suo discorso.
“Fortunatamente è possibile iniziare a ripristinare fiumi che sono già stati fortemente inquinati e c’è chiaramente ancora tempo per impedire che succeda di nuovo. È fondamentale che il mondo lavori insieme per combattere questa minaccia crescente.”
La crescita della popolazione, l’aumento dell’attività economica, l’espansione e l’intensificazione dell’agricoltura porta ad un aumento della quantità di acque reflue non trattate e scaricate nei fiumi, nei laghi e nei mari. Queste sono le ragioni principali dietro il preoccupante aumento dell’inquinamento delle acque superficiali in Asia, Africa e America Latina.
Bisogna dunque fermare la crescita economica? Ovviamente no, bisognerebbe solo avere più accortezza ed anche noi possiamo fare la nostra parte (anche se minima) per migliorare la qualità della vita.
Oltre a bere dal rubinetto evitando l’acqua in bottiglia grazie ad un buon filtro per l’acqua, si può limitare l’uso del bagnoschiuma e dei prodotti detergenti; la schiuma è bella da vedere ma inquina e in più la pelle ne risente con secchezza e disidratazione.
Quando si caricano lavastoviglie e lavatrici bisogna star attenti a quanto prodotto si usa se non si è capaci di regolare le dosi, è consigliato usare una delle miriade di pastiglie pre-dosate che si trovano sul mercato.
Gli oli di frittura e altri rifiuti alimentari hanno un loro ruolo ed un loro posto quando si parla di spazzatura differenziata; buttarli nel water o nei lavandini come fanno molti è devastante per l’ambiente.
Laghi, fiumi e mari rischiano di trasformarsi in grandi stagni inquinati, ed essi non hanno l’abilità di autodepurarsi, dobbiamo essere noi a preoccuparci ora per avere una vita migliore ed offrire ai nostri figli e nipoti un posto migliore in cui vivere.
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