Uno studio pubblicato sulla rivista Science, ha rivelato per la prima volta che un’animale diverso dagli esseri umani è in grado di eseguire calcoli vocali.
Si tratta del Corvus Corone (la Cornacchia Nera) che parrebbe produrre un numero specifico di gracchi in risposta a stimoli visivi e uditivi, che gli consente di contare ad alta voce. Inoltre potrebbero persino possedere le abilità matematiche di un bambino!
Produrre un numero specifico di vocalizzazioni con uno scopo richiede una sofisticata combinazione di abilità numeriche e controllo vocale […] I nostri risultati dimostrano che i corvi possono produrre in modo flessibile e deliberato un numero pensato di vocalizzazioni utilizzando il ‘sistema numerico approssimativo’, un sistema di stima del numero non simbolico condiviso da esseri umani e animali.
Si legge nello studio.
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Altri studi hanno già dimostrato che animali come api, formiche, leoni e rane possiedono un senso numerico intrinseco.
Inoltre si è scoperto che la cincia bigia (Poecile atricapillus) aggiunge più “ptciu” alla fine del suo richiamo di allarme per segnalare minacce gravi.
Nonostante ciò, prima d’ora nessuno di questi studi rilevava la vera e propria capacità degli animali di contare ad alta voce come gli esseri umani.
E’ proprio la scarsità di prove che ha portato i ricercatori a studiare le cornacchie nere, dotate di grande capacità vocale e comprensione di concetti matematici.
L’esperimento sulla cornacchia nera
I ricercatori hanno utilizzato tre cornacchie con stimoli uditivi e visivi ordinati casualmente. Il segno visivo costituito da numeri arabi, quello uditivo da strumenti diversi. Dopo alcuni errori, le cornacchie hanno capito che ogni stecca corrispondeva ad un numero di gracchi tra l’uno ed il quattro.
Dopo aver cantato le vocalizzazioni gracchiando quattro volte per un suono o un simbolo, (che era associato ai “4 gracchi” ad esempio) gli uccelli sono stati addestrati a beccare lo schermo per comunicare che avevano finito. Se emettevano il giusto numero di vocalizzazioni venivano ricompensati con un bocconcino (si sono prestati alla scienza, è giusto ricompensarli)!
Si, sanno contare
Una volta finito l’addestramento, gli uccelli davano risposte molto accurate e giuste. I pochi errori che commettevano avvenivano fra numeri vicini fra loro come “tre” invece di “quattro” e mai “quattro” invece di “uno”.
I ricercatori affermano che la capacità di contare dei corvi è uguale a quella dei bambini che spesso contano in base alle vocalizzazioni dei numeri e non usando i numeri stessi.
Questa capacità nella cornacchia nera rispecchia anche le capacità di enumerazione dei bambini prima che imparino a comprendere le parole dei numeri cardinali e può quindi costituire un precursore evolutivo del vero conteggio in cui i numeri fanno parte di un sistema di simboli combinatori.
Hanno affermato gli scienziati.
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