Sono passati sette anni dall’ultimo capitolo della serie Samurai Warrior, il quarto per l’esattezza, che approdava sulle console nel 2014.
Abbiamo tanti ricordi legati al gioco, ma non è il momento di essere nostalgici perché oggi siamo riusciti a mettere le mani e provare il quinto capitolo del brand.
Samurai Warrior 5 e l’eredità dei guerrieri
Samurai Warriors 5 ha un’eredità da rispettare, ma ci viene presentato con una trama riavviata, uno stile artistico più fresco e una sfilza di nuove meccaniche di gioco.
Tutto questo sarà sufficiente per giustificare un’altro Musou in pieno stile 1 contro 1000?
In realtà è un gioco molto più divertente di tanti altri dello stesso genere e pur mantenendo il classico stile Hack n Slash di analoghi della stessa Koei, questo riesce a strapparci molte ore di gioco spensierate.
Soprattutto se utilizzato come gioco “riempitivo”, ovvero quel gioco da associare a partite e campagne più lunghe che riesce ad offrire una ventata di freschezza al videogiocatore.
Cardine del titolo è una lunga modalità storia multi-capitolo che è divisa tra le vite di due personaggi principali. Ad essere onesti quest’ultima è piuttosto grande e la sua durata si aggira attorno alle 30 ore di gioco – ma le dimensioni non sono un problema se il titolo ti diverte.
L’unica pecca da riportare sarebbe legata ai progressi nella modalità storia, troppo ostacolati dalla selezione limitata dei personaggi; quest’ultima limitazione è associata alla macinazione delle risorse bloccata dietro una modalità di gioco secondaria che rende il gioco troppo macchinoso per gli standard del brand, in genere molto più facile ed immediato.
Ma non stiamo parlando di scogli insormontabili e la limitazione non è così grave da rendere il titolo ingiocabile.
Il mio consiglio e di saltellare tra la modalità storia e la modalità secondaria per avere un’esperienza di gioco molto più completa e godibile.
Gameplay di Samurai Warrior 5: Cosa aspettarci
Progredendo nella storia sbloccheremo missioni nella modalità secondaria, denominata “cittadella”, dove ci sarà
permesso di raccogliere materiali da costruzione necessari per aggiornare varie strutture. Quest’ultime possono essere utilizzate per far salire di livello i personaggi e le armi, in modo da poter affrontare le fasi più difficili della modalità storia con meno difficoltà.
Stiamo parlando di un ciclo di gioco piuttosto ricco, ma a lungo andare potrebbe diventare molto ripetitivo per una campagna di per se già molto lunga. Per questo motivo lo consigliamo come gioco “riempitivo”, così da aumentarne anche la longevità.
Anche se la modalità storia è molto avvincente e ci permette di ripercorrere le fasi finali del rapporto tra Nobunaga Oda e Mitsuhide Akechi che hanno appena gettato le basi per la tanto attesa unificazione del loro paese – unificazione sarebbe avvenuta anni dopo la loro morte; ma non soffermiamoci sui dettagli.
Ogni fase della modalità storia tenta di catturare una battaglia chiave dell’epoca, con un mix di filmati CG e scene di dialogo che precedono le grandi battaglie che troveremo di fronte. E siamo molto riduttivi nel dire grandi battaglie.
Ogni scontro di gioco sarà una vera guerra dove centinaia di nemici e decine di mini-boss avranno l’unico scopo di prendere la nostra testa. Anche se c’è da dire che nella difficoltà facile o base, saranno poco più che pupazzi fermi a farsi macellare allegramente. Consigliamo per tanto di provare il titolo dalla difficoltà Difficile per avere, quanto meno, un impegno maggiore per lo svolgimento dello scontro.
Anche se, una volta fatto salire di livello il nostro personaggio ed aver sbloccato tutte le sue abilità e tecniche, nate dalle combinazione tra attacco leggero e pesante, ed aver potenziato le armi, non sarà comunque così difficile affrontare le orde nemici.
Al contrario dei Mini-Boss e dei Boss, quelli saranno comunque più impegnativi sempre.
In definitiva
Samurai Warriors 5 porta con sé il farderllo di una grande eredità, ma anche se non all’altezza del suo predecessore è comunque una fantastica proposta di hack and slash. Soprattutto se giocato in multiplayer, vista la vasta scelta di personaggi che ci permetterà di affrontare le battaglie con diversi stili di gioco.
I personaggi di gioco sono 37 e pur mantenendo la stessa meccanica offrono tecniche ed abilità differenti che arricchiscono questa esperienza videoludica. Inoltre noi lo abbiamo provato su Switch e posso garantirvi che giocato in portatile è una Killer Application.
Anche se il gameplay è familiare, la modalità storia riavviata, unita allo stile artistico revisionato, Samurai Warrior 5 ci offre una sensazione fresca e sorprendentemente unica. Il nuovo sistema di abilità inoltre è un’aggiunta eccellente e qualcosa che ci piacerebbe vedere diventare un punto fermo del brand.
Ma pur non essendo un capolavoro e pur trovando Musou molto divertenti sul mercato, diamo a questo titolo un 7 su 10 senza esitazione.
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