Sono giorni difficili quelli che dall’altra parte del mondo stanno mettendo a dura prova ogni forma di vita in Australia. La siccità e gli incendi che stanno colpendo alcune aree sono di entità così elevata da portare la popolazione a dover ricorrere a espedienti terribili.
Uno tra questi, spopolato in questi giorni sulla stampa mondiale, è quello legato all’abbattimento di cammelli, divenuto necessario a seguito del comportamento pericoloso di questi contro la popolazione aborigena locale. I cammelli e altri animali della zona sono infatti talmente assetati e stremati che, a detta di una nota del governo APY, starebbero “minacciando le comunità del posto”.
“Stanno vagando per le strade alla ricerca di acqua. Siamo preoccupati per la sicurezza dei bambini piccoli”, afferma Marita Baker, che vive nella comunità di Kanypi in Australia.
Le stime del numero di cammelli non sono particolarmente attendibili, ma si pensa che ce ne siano centinaia di migliaia nelle parti centrali del paese. Essi possono danneggiare recinzioni, attrezzature agricole ed insediamenti, senza contare il consumo d’acqua necessaria per la sopravvivenza delle persone. Emettono inoltre metano, un gas serra che contribuisce al cambiamento climatico.
L’abbattimento dovrebbe iniziare mercoledì e durare per cinque giorni.
Un altro approccio al problema incendi in Australia: Operation Rock Wallaby
Ma c’è anche chi in queste ore ha provato a dare un contributo in maniera differente. Oltre duemila chili di generi alimentari, per la maggior parte carote e patate dolci, sono stati infatti lanciati da degli aerei sulla zone più colpite e dilaniate, dando così qualche possibilità di vita in più alle specie animali sopravvissute.
Immagini dell’operazione, che prende il nome di Operation Rock Wallaby, sono state condivise dal politico australiano Matt Kean sul suo profilo Facebook.
In questo momento così difficile per il nostro pianeta e per l’Australia è importante fare gruppo per aiutare la popolazione colpita da questi indicibili disastri. Un modo per farlo concretamente è aderire a qualcuna delle tantissime raccolte fondi nate in questi giorni (come quella indetta da Chris Hemsworth): ogni contributo può fare davvero la differenza.
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