Il cielo di dicembre si prepara a offrire uno degli spettacoli più attesi dagli appassionati di astronomia: le Geminidi. Ma c’è una complicazione: una quasi luna piena potrebbe offuscare la vista. Nonostante ciò, l’evento rimarrà imperdibile, con meteore vivaci e colorate che attraversano il cielo.
Come osservare le Geminidi 2024, la pioggia di meteore più spettacolare dell’anno
Le Geminidi sono considerate la pioggia di meteore più spettacolare dell’anno. Questo perché non solo producono un numero elevato di “stelle cadenti” (fino a 120 meteore all’ora durante il picco), ma offrono anche scie luminose dai colori intensi, spesso gialle, bianche o verdi.
Quest’anno il momento clou per ammirarle sarà durante la notte tra il 13 e il 14 dicembre 2024, con il picco massimo intorno alla mezzanotte. Tuttavia, la luna quasi piena, soprannominata “Luna Fredda” e prevista per il 15 dicembre, potrebbe compromettere la visibilità delle meteore più deboli.
Questo non significa che non valga la pena alzare gli occhi al cielo. Al contrario, con qualche accorgimento, potremmo godere comunque di uno spettacolo straordinario.
Qualche consiglio
Per ottenere la migliore esperienza, è necessario allontanarsi dalle luci artificiali e scegliere un punto di osservazione buio. Una volta trovato il luogo ideale, è buona norma dare le spalle alla luna e lasciare che gli occhi si abituino al buio per almeno 20-30 minuti.
Niente telescopi o binocoli: il campo visivo aperto è l’ideale per individuare le meteore.
Perché le Gemenidi sono così importanti?
Questa pioggia di meteore non è causata da una cometa, come accade di solito, ma dall’asteroide 3200 Phaethon, scoperto nel 1982. Quando la Terra attraversa il percorso lasciato da questo corpo celeste, i detriti entrano nella nostra atmosfera, bruciando e creando le spettacolari scie luminose che chiamiamo meteore.
Phaethon è un asteroide molto particolare: pur essendo principalmente roccioso, produce una “coda” simile a quella delle comete quando si avvicina al Sole. Questo fenomeno è dovuto al rilascio di sodio gassoso e alla pressione di gas come anidride carbonica e vapore acqueo, che sollevano particelle di polvere dalla sua superficie.