Guardare un film sembra il modo perfetto per rilassarsi, ma il nostro cervello non la pensa così. Mentre ci perdiamo nelle trame e nei personaggi, ben 24 reti cerebrali si attivano, gestendo emozioni, riconoscendo volti e persino analizzando scene complesse. Uno studio rivoluzionario (stavolta rivoluzionario davvero) ha appena creato la mappa più dettagliata mai realizzata delle funzioni cerebrali.
Fonte: https://www.livescience.com/human-behavior/24-brain-networks-kick-in-when-you-watch-movies-study-finds
Guardi un film? Il tuo cervello sta lavorando più di quanto immagini!
Guardare un film non è mai stato così scientifico. Un team di ricercatori del MIT, utilizzando dati di risonanza magnetica funzionale (fMRI), ha dimostrato che i film attivano molteplici reti cerebrali contemporaneamente.
Questi esperimenti si sono basati su celebri scene di pellicole come Inception, Home Alone e Star Wars: L’Impero colpisce ancora, analizzando come il cervello processa immagini, dialoghi e situazioni.
I ricercatori hanno individuato appunto 24 diverse reti cerebrali attive durante la visione di film. Tra le principali funzioni osservate:
• riconoscimento dei volti: il cervello identifica i tratti facciali e le emozioni dei personaggi;
• interazione sociale: le reti analizzano i rapporti tra i protagonisti;
• contesti familiari: riconosce ambienti e situazioni note, come una casa o una strada;
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La complessità della scena gioca un ruolo cruciale. Quando un film richiede un grande sforzo mentale, come le elaborate strategie in Ocean’s 11, si attivano le cosiddette “reti di controllo esecutivo,” che gestiscono pianificazione e problem solving. Al contrario, scene semplici, come una conversazione, stimolano aree specializzate, ad esempio per l’elaborazione del linguaggio.
E cosa succede quando un film si interrompe, ad esempio durante una pubblicità? Una scoperta interessante riguarda le pause. Ogni volta che una clip terminava bruscamente, si attivavano reti di memoria, come se il cervello tentasse automaticamente di riorganizzare e ricordare le informazioni appena ricevute.
Questo riflesso suggerisce che il nostro cervello resta costantemente impegnato, anche nei momenti di pausa. Non ci riposiamo mai, insomma!