Mulan doveva essere il film che avrebbe affossato Disney e la sua piattaforma Disney+, almeno secondo molti.
Non c’è da dargli torto, infatti, se la scelta di metterlo come contenuto Premium su di un servizio già a pagamento, li abbia indignati. Eppure i dati parlano da soli: Mulan ha incassato più di Tenet.
Cerchiamo di analizzare la situazione.
Mulan: il colpo vincente di Disney
Il 2020 non è un anno ideale per investire nel Cinema. Prima la chiusura a causa di una pandemia mortale, poi una serie di posticipazioni dei film che non ha lasciato molto da vedere, e come ciliegina sulla torta ecco una nuova politica di Disney, che preferisce distribuire i propri film come contenuto aggiuntivo di un servizio già soggetto ad abbonamento.
Ma in questo caso, il problema non è solo la distribuzione ma anche il film stesso, Mulan, che nel mercato più redditizio del mondo, quello cinese, non è visto di buon occhio.
Tuttavia, secondo Yahoo! Finance, la scelta di Disney è stata più che azzeccata perché con dati alla mano, Mulan ha incassato più di Tenet, l’ultimo film di Nolan e tra i più apprezzati.

Secondo il rapporto della società di ricerca analitica 7Park Data, un terzo delle famiglie in America con un abbonamento Disney + ha sborsato la quota aggiuntiva di 30 dollari per vedere Mulan sulla piattaforma. In precedenza, Disney aveva riferito che oltre 60 milioni di persone in tutto il mondo hanno un abbonamento Disney +. Se anche il 50% di questi abbonati proviene dalla base della società negli Stati Uniti, ciò significa che circa 9 milioni di utenti hanno acquistato Mulan per 30 dollari, il che significa che l’Impero di Topolino ha realizzato un profitto di oltre 260 milioni di dollari solo in America, dal momento che Disney non ha condiviso ancora i dati sugli utili; tutto è solo approssimativo, ovviamente.
A Hollywood piace inseguire le tendenze e il successo di Mulan, con questo modello di distribuzione in streaming, è stato sicuramente notato da altri studi, mentre la tiepida esibizione al botteghino di Tenet (207 milioni di dollari globali al momento) ha indotto gli stessi studi a posticipare l’uscita nelle sale dei prossimi film – un esempio potrebbe essere Wonder Woman 84 e l’altro probabile rinvio di Black Widow.
Che la maggioranza degli utenti preferisca vedere i film a casa invece che andare al cinema?
Quello che è sicuro è che non si prospetta un futuro roseo per i cinema che sopravviveranno a questo primo periodo post-blocco.
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