PlayStation Classic: i dieci titoli che pretendiamo

I 10 nomi che non possono mancare nella PlayStation Classic

Con l’annuncio da parte di Sony dell’arrivo sul mercato della PlayStation Classic, tutti i fan della adorata console nipponica hanno iniziato a sfregarsi le mani, in attesa della data fatidica: 3 dicembre 2018.

Sony, per ora, ha rilasciato informazioni unicamente al riguardo di tre titoli, che saranno inclusi nella riedizione della famosa console: Final Fantasy VII, Tekken 3, Ridge Racer Type 4, Jumping Flash e Wild Arms.
Viene dunque naturale chiedersi quali saranno i prossimi giochi della lista, visto il nutrito parco titoli che la prima PlayStation può vantare.

Senza perdere tempo, non potevamo far altro che spremerci le meningi, per tirare fuori i 10 titoli (in verità anche qualcuno in più…) che non possono assolutamente (forse?) mancare all’appello!

Ovviamente in tutto questo c’è anche una fortissima dose di nostalgia; quindi se non vi ritroverete in alcuni dei titoli, sicuramente è anche per questo.
Ed ora, in ordine rigorosamente alfabetico…

I 10 nomi che non possono mancare nella PlayStation Classic

Crash Bandicoot (1996) / Crash Team Racing (1999) / Crash Bash (2000)

Il nostro marsupiale preferito non poteva mancare.
Un po’ come Nintendo ha fatto con Mario, inserendo più titoli nelle sue console Mini, speriamo che Sony faccia lo stesso, inserendo tre titoli molto diversi tra loro, accomunati dal fortunato nome del protagonista – che però, ricordiamo, non è il personaggio simbolo della fortunata software house, al contrario di Mario con Nintendo.

Crash Bandicoot è ovviamente l’immortale inizio della fortunatissima serie, che ha poi continuato con momenti memorabili (ma anche con altri molto meno…). Uscito per la prima volta nell’agosto del 1996, il gioco si è piazzato al sesto posto tra i più venduti software per PlayStation, portando un nuovo personaggio nell’universo dei platform.
Crash Team Racing è forse quello che può essere considerato la risposta più vicina a Mario Kart (già vecchio di 7 anni). Nel roster troviamo personaggi come come Tiny Tiger e Dingodile (storici boss nemici), Neo Cortex (non c’è bisogno di presentazioni) e tanti altri.
Crash Bash è il party game della serie, basato interamente su competizioni affrontabili sia in modalità giocatore singolo che multiplayer, oltre alla modalità Battaglia, che può comprendere fino a 4 giocatori. Un must per le serate in compagnia in cui sfogare la propria rabbia repressa.

crash bash
Anche a Crash Bash ci si gioca l’amicizia.

Dino Crisis 2 (2000)

Sviluppato e prodotto sotto il marchio Capcom, Dino Crisis 2 è il seguito di un altro grande titolo, Dino Crisis, uscito nel 1999.
A differenza del precedente, Dino Crisis 2 taglia sull’atmosfera “horror” per incentrarsi su un gameplay frenetico e veloce, in cui il giocatore si trova costantemente sotto il tiro dei dinosauri – mentre nel precedente capitolo gli incontri si potevano definire anche rari in alcune sezioni di gioco. Proprio per questo motivo il titolo merita una posizione in questa lista, andando a soddisfare l’appetito di tutti gli appassionati della preistoria ma che non disdegnano una sana pioggia di proiettili.
Alternandosi nei panni di Dylan e Regina, il giocatore dovrà via via farsi strada attraverso una giungla preistorica, un’immancabile sezione sott’acqua, varie costruzioni fantascientifiche e molto altro, fino ad arrivare al finale – capolavoro, chi lo ha giocato mi capirà.

dino crisis

Final Fantasy Tactics (1997)

Nonostante sia stata già annunciata la presenza del celeberrimo Final Fantasy VII, Final Fantasy Tactics merita di essere incluso nella lista per la sua totale differenza rispetto ai capitoli della serie che lo hanno preceduto.
Basato su una concezione isometrica del campo da gioco e dei movimenti a scacchiera, il giocatore doveva spostare i suoi personaggi in previsione di ogni attacco, tenendo conto del range dell’attacco stesso e delle capacità del combattente – per i fan della serie non sarà nuovo nominare i Job.
Il gioco ha goduto anche di una riproposizione allargata per PSP nel 2007, Final Fantasy Tactics: The War of the Lions.

final fantasy tactics

Gran Turismo (1997)

Anche questa volta abbiamo già una conferma di un titolo dello stesso genere, Ridge Racer Type 4; ma Gran Turismo merita di essere incluso per i grandissimi meriti e record raggiunti. La fortunata serie inizia con questo primo titolo, cui seguirà poi Gran Turismo 2, sulla stessa console, nel 1999.
Il gioco è costituito, come si può facilmente immaginare, come un normale gioco di corse, con l’aggiunta però di particolarità come le varie patenti (un incubo per molti) e la presenza di campionati e gare speciali, da poter affrontare solo con veicoli con determinate prestazioni e particolarità.
La possibilità di modificare le proprie automobili al dettaglio, la meccanica di vendere e comprare veicoli di varie case automobilistiche, hanno contribuito ad aggiungere ancora più possibilità ad un titolo che può sembrare forse limitato a prima vista, ma che in realtà è tutt’altro.

gran turismo 1997

Grand Theft Auto (1997)

Non poteva mancare il capostipite di una delle più grandi serie videoludiche mai create: il primo Grand Theft Auto, creazione della DMA Design (questo prima di cambiare il suo nome in Rockstar North ed essere acquisita dalla Take-Two Interactive, proprietaria a sua volta della casa responsabile della pubblicazione del titolo, la Rockstar Games), nasce dello scheletro di Race’n’Chase, iniziale idea della casa produttrice. Forte della sua libertà di gioco, del suo stile costantemente sopra le righe e dell’uso di temi forti, GTA si è guadagnato un posto di tutto rispetto nel panorama dell’epoca (nonostante le recensioni inziali si siano attestate su quello che può essere definito un generico “meh”, è intelligente ma non si applica).
Qualche curiosità, per chi non lo ha mai giocato: la storia si svolge attraversando tre città, Liberty City (GTA III, GTA: Liberty City Stories, GTA Advance, GTA: Chinatown Wars, GTA IV – anche se per gli ultimi tre la città ha subito completi cambiamenti, conservando solo il nome), Vice City (GTA: Vice City, GTA: Vice City Stories) e San Andreas (GTA: San Andreas, GTA V – anche se qui San Andreas è il nome dell’intero stato in cui si svolgono le vicende).
Sulla copertina è riportato uno scatto di una famosa strada di New York City, al cui centro spicca la ormai famosissima Trump Tower.

Grand Theft Auto (1997)
Come scordare i pomeriggi passati a furtare auto davanti alla propria Playstation? Che Classic ci riporti indietro nel tempo!

Metal Gear Solid (1998)

Lo abbiamo già nominato in precedenza, ricordando il 1998 nel mondo dei videogiochi: Metal Gear Solid, capolavoro di Hideo Kojima, arriva su PlayStation per sconvolgere il mondo dei giochi Azione/Stealth, con meccaniche che faranno scuola, boss fight memorabili ed il proseguimento di una storia all’insegna della fatascienza e fantapolitica che si è conclusa con Metal Gear Solid V: Ground Zeroes (2014) e The Phantom Pain (2015).
Inizialmente partito come remake di Metal Gear 2: Solid Snake, del 1990, Metal Gear Solid riprende effettivamente molti aspetti e situazioni del capitolo precedente, per portare però la storia ad una nuova evoluzione. Nei panni di Solid Snake (di cui abbiamo già fatto la conoscenza), il giocatore si farà strada sull’isola di Shadow Moses, presa in pugno da un gruppo di ex membri della FOXHOUND che, per qualche motivo, reclamano il cadavere di Big Boss.
Inoltre non è tutto: sembra ci sia una nuova arma in preparazione sull’isola…

Metal Gear Solid (1998)
Sì, mi sembra di avere tutto.

Oddworld: Abe’s Oddysee (1997)

Per molti questo titolo sarà fattore di nostalgia: Abe’s Oddysee è sempre stato considerato una sorta di cult nel mercato PlayStation, poco giocato a volte ma sicuramente amato da chi lo ha provato.
La trama è un condensato di fantascienza in due dimensioni, in cui ci sarà possibile avvalerci di diverse specie alleate ed anche particolari poteri, in taluni casi, per superare puzzle e sbarramenti o disfarci di nemici ostici.
La motivazione? Salvare i Mudokon (di cui fa parte Abe stesso) dalla sorte riservata loro da Molluck, capo dei Mattatoi Ernia, un luogo simpatico in cui si producono snack utilizzando come materia prima gli esseri viventi del pianeta. Quando un giorno viene deciso di iniziare una nuova produzione utilizzando gli impiegati Mudokon – se capite cosa intendo – toccherà ad Abe trovare il modo di salvare la situazione.

Oddworld: Abe's Oddysee (1997)
Come non riporre tutte le nostre speranze in una faccia così?

Resident Evil 2 (1998)

Secondo titolo per Capcom in questa lista, avevamo già nominato anche lui, ma poco importa: Resident Evil 2 resta nella mente dei fan della serie come uno dei migliori capitoli (forse il migliore…?) dell’intera serie.
La storia sicuramente la conoscete tutti, con l’assedio di Racoon City da parte degli zombi e le circostanze che vedranno Claire Redfield (sorella del Redfield del primo Resident Evil) e Leon Kennedy (“È il mio primo giorno” Cit.) fare squadra per sopravvivere agli orrori creati dagli esperimenti della Umbrella Corporation; al giocatore sarà data la decisione di scegliere con quale personaggio iniziare, andando ovviamente questo a definire alcuni aspetti di gameplay e di trama.

Resident Evil 2
OK, la situazione non mi sembra delle migliori per provare con della conversazione.

Silent Hill (1999)

A qualcuno potrebbe suonare come una ripetizione, per il titolo citato proprio sopra; ma Silent Hill e Resident Evil sono sempre state due facce diverse della stessa medaglia, quella delle atmosfere horror nel mondo dei videogiochi. Silent Hill, a differenza del prodotto Capcom, si è sempre però distinto per un uso diverso della suspense – personalmente molto migliore – e per delle atmosfere molto più misteriose ed introspettive. Durante tutta la storia, il gameplay scorrerà tra fasi di combattimento ed esplorazione e fasi di puzzle solving, un must in molti dei survival horror. E l’ambiente circostante non sarà certo pronto ad aiutarci – cosa? Qualcuno ha detto nebbia?
Ah, e sperate di arrivare al finale buono.

Silent Hill sarà l’unico capitolo per la prima PlayStation; a lui seguirà poi Silent Hill 2 (2001) per PlayStation 2, ancora oggi considerato tra i migliori capitoli in assoluto della serie (se non il migliore, anche in questo caso).

Silent Hill (1999)
Ci passerei volentieri i fine settimana.

Tomb Raider (1997)

Il titolo non dovrebbe ormai suonare nuovo a nessuno: è del 1997 la prima avventura che vede protagonista Lara Croft, che inizia da qui una folgorante carriera che prosegue ancora oggi, forte del reboot ancora fresco di fabbrica. Mentre se da un lato il gameplay ci può ricordare i vari platoform che si sono susseguiti fino a quel momento, la presenza di enigmi, nemici, l’utilizzo delle armi ci fornisce nuovi metodi di approccio. Basandosi unicamente su una trama volta all’esplorazione (impossibile non pensare ad Indiana Jones), la storia ci porta acambiare quattro differenti aree geografiche, Perù, Grecia, Egitto ed Atlantide (un po’ meno geograficamente relistico, l’ultimo).
Forte del suo successo, il secondo capitolo, Tomb Raider II – Starring Lara Croft uscirà sempre nel corso del 1997.

tomb raider 1997
L’originale titolo di Tomb Raider tornerà su Playstation Classic?

Ovviamente, per chi legge, i titoli esclusi saranno tantissimi. Anche in questo caso purtroppo, come già detto, dobbiamo fare delle citazioni eccellenti – che non abbiamo inserito per motivi di spazio – ma è impossibile tralasciare titoli come Medievil, Driver, Parasite Eve, Clock Tower

Non ci resta dunque che sperare nella decisione di Sony che, ricordiamo, ha già detto che i vari giochi saranno diversi tra Giappone e resto del mondo (comprensibile, vista la differenza di mercato). Inoltre, non sarà possibile allargare il parco titoli del lancio; nessun download o aggiunta esterna quindi.

Non resta che sperare ed incrociare le dita per il vostro titolo preferito, quindi.

 

 

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