Ieri, 23 Marzo, 90 insegnanti sono tornati sui banchi di scuola per imparare una nuova materia da trasmettere ai loro studenti: Il Gioco di Ruolo!
Con il progetto L’Ora di Lezione non Basta, promosso dall’associazione Scuola Senza Zaino affiancata da Lucca Crea, il Gioco di Ruolo rivestirà un ruolo primario nelle attività ludico-ricreative. Lucca Crea, ricordiamo, è la società che organizza il ben noto festival del Lucca Comics & Games.

Inizia il gioco!
I docenti si interfacceranno con i loro studenti avviando uno scambio di interazioni che, tramite lo storytelling, ovvero la condivisione della narrazione, unirà la cattedra al banco, dando vita a un mezzo ludico e di apprendimento unico: il tavolo da gioco.
Nella prima fase, tra gli “insegnanti degli insegnanti” spicca il nome di Romina Nesti, docente di Metodologia del gioco presso l’Università degli Studi di Firenze. La dottoressa Nesti è anche formatrice ed autrice di numerose pubblicazioni tra cui Game-based learning e Gioco e progettazione ludica in educazione. Ci sarà anche Daniele Leotta, Psicologo dello Sviluppo e dell’Apprendimento, formatore esperto di laboratori ludici per bambini e ragazzi.
La fase pratica dell’apprendimento invece, vedrà i docenti partecipanti al progetto affiancati da realtà ludiche di settore coordinate da Più Prato (promotrice di Giocaruolando). Tra queste, Tou.Play (Puglia), AltroQuando (Sicilia), Le coccinelle Rosa (Friuli), La Tana del Goblin di Napoli (Campania), L’avventuriero Precario (Liguria) e Narratori di Mondi (Toscana).
Tali realtà si pongono anche l’obiettivo di gettare le basi per un’alleanza continua fra la scuola e le associazioni territoriali.
Da studenti a Game Master
Dopo che il progetto sarà entrato nelle classi, la formazione continuerà trasformando gli studenti in Game Master, narrastorie esperti ora pronti per calarsi nei panni di Game Designer. Ed è così che potranno dare vita al proprio personale immaginario e alle proprie avventure, nelle quali far immergere i loro compagni di classe.
Il progetto coinvolge anche una ventina di realtà scolastiche della Toscana, di cui la metà della provincia di Lucca.

Fortunatamente sempre di più viene dato valore alla funzione educativa dei Giochi di Ruolo. Il Gdr infatti ha un valore espressivo, creativo e collaborativo che ben si integra con il programma scolastico.
Può essere uno strumento utile a fornire un efficace spaccato dei vissuti personali e delle dinamiche relazionali all’interno di un gruppo. Inoltre la valorizzazione stessa di questi elementi può costituire il compito di un intervento educativo, e il prologo ad altri.
Da appassionata di Giochi di Ruolo, non posso che essere entusiasta di questo progetto, tanto che quasi mi verrebbe voglia di tornare fra i banchi di scuola, ma con lo zaino pieno di manuali del giocatore, di dadi e di schede.
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