Parliamo di Pacific Rim 2 cominciando dalle basi.
Questa recensione avrà una prima parte senza spoiler ed una seconda parte con gli spoiler.
Non voglio rovinare la sorpresa a chi vuole vederlo.
Ora, godetevi la recensione!
IMPATTO CON PACIFIC RIM 2
Da robottofilo non potevo perdermi questo film.
Che personalmente ritengo un tributo ad emozioni ed ignoranza.
Due cose che apprezzo quando si parla di robot
La trama riprende 10 anni dopo la fine del primo e si lega perfettamente ad esso.
Attenzione però, Pacific Rim 2 ovviamente non è privo di buchi di trama.
E se devo essere sincero molte scelte lasciano lo spazio che trovano.
Ma se qualcuno volesse vedere un bel film non impegnato lo consiglio senza problemi.
I personaggi principali sono ben caratterizzati.
C’è umorismo quando serve.
Ci sono Palate ignoranti quanto bastano.
E aggiungendo la tristezza degli orfani che hanno perso la loro famiglia per il primo attacco Kaiju con i piccoli colpi di scena che la trama offre posso affermare di essermi goduto il film.
Purtroppo di molte cose dovrò fare lo spoiler.
Quindi vi prego di non continuare questa parte se non volete rovinarvelo.
L’EFFETTO VISIVO
Pacific Rim 2 non inizia nel migliore dei modi.
Ma superata la prima scena d’azione iniziale -dove si dovrebbe vedere un nero combattere in luoghi scuri- il tutto è chiaro e ben comprensibile
I combattimenti sugli jaegar sono anche abbastanza “rallentati” in modo da farti comprendere ogni azione.
La cosa non l’ho apprezzata personalmente da fan delle battaglie frenetiche, ma visibilmente meritavano molto.
I Kaiju si distaccano molto dai costumoni alla Godzilla anni 90 e fanno la loro figura grazie alla computer grafica.
Parlando in tutta onestà Pacific Rim 2 è stato uno dei film visibilmente più belli che abbia visto quest’anno.
Certo, se si evita di far correre uomini di colore al buio sarebbe meglio!
Se il protagonista non sorrideva non lo avrei visto per cinque minuti!
TRAMA
Ho trovato molto razzista Pacific Rim 2 all’inizio.
Il nostro protagonista di colore, Jake, viene presentato agli spettatori come uno scapestrato che entra ed esce di galera.
Non ha voglia di lavorare.
Occupa abusivamente una villa vuota.
E vende pezzi rubati al mercato nero di jaegar distrutti.
Proprio grazie a questo suo “lavoro” incontra una piccola ragazzina orfana, Amara, che con dei rottami ha costruito un piccolo jaegar in scala che riusciva a pilotare da sola.
Avrà avuto 15 anni, ma sapeva costruire e pilotare robot …
… alcuni quindicenni oggi non sanno allacciarsi le scarpe!
Il comportamento dei due protagonisti non è casuale.
Alla fine della guerra coi kaiju s’è ritrovata la tanto sperata pace
Ma gli uomini dimenticano facilmente la sua importanza
Molti costruivano jaegar di contrabbando e li usavano per i propri fini, Amara aveva un compito nobile:
Trovarsi preparata quando i kaiju sarebbero tornati per vendicare la famiglia schiacciata.
Mentre Jake si voleva godere la pace che il padre aveva conquistato sacrificando la sua stessa vita.
Ad ogni modo i due si incontrano, scappano insieme sullo jaeger rottame, ma vengono arrestati dalle forze di poliza … anche loro con gli jaegar in dotazione …
La nostra ragazzina orfana/meccanica/pilota scopre che il ladro di colore è il figlio del generale che ha salvato il mondo -non ha sentito l’introduzione in cui lui lo diceva al pubblico- e grazie agli aggangi di Mako, la ragazza giapponese adottata dal padre di Jake nel primo film, lui rientra nell’esercito come pilota ed addestratore, lei come cadetta.
Eh … le raccomandazioni.
Poi arriva la parte ovvia del film.
Jake è un ottimo pilota che ha contrasti con un altro insegnante, Lambert, col quale ingaggerà una lotta per essere il maschio alpha e conquistare la femmina di turno.
Amara non sarà ben vista da tutti i compagni e dovrà conquistarsi la loro fiducia.
Il film decolla quando i due maschi alpha salgono sullo jaeger insieme per presenziare ad una cerimonia.
La capA di una multinazionale cinesa, le industrie SHAO per essere precisi, vogliono sostituire i piloti umani con dei piloti droni con controllo a distanza, e serve protezione jeager per l’evento di presentazione.
Io sono contrario a questo.
Per me i robot devono essere pilotati da piloti adulti ed addestrati.
I droni sono peggio dei bambini piagnoni!
Ma cosa spingerebbe il consiglio mondiale a sostituire i piloti umani con i droni?
Una scazzottata ignorante!
Il nostro Gipsy Avenger pilotato da Jake e Lambert viene malmenato da un robot simile sconosciuto.
Il combattimento è uno spettacolo.
Ma essendo la prima volta in cui vediamo i due maschi alpha pilotare, come è solito in questi casi, le prendono dal cattivo.
Ah, e Mako muore.
Mi ero affezionato a lei nel primo film, mi è dispiaciuta vederla morire.
Ma in Pacific Rim 2 è doppiata così male che sono stato contento di non doverla sentire più!
Dopo aver pianto la morte della giapponesina di turno ed essersi ripresi la rivincita con lo jeager rivale, la trama si sblocca.
lo Jeager sconosciuto si scopre essere uno delle industrie Shao pilotato da un drone.
Si scopre che nei droni ci sono in realtà cervelli di Kaiju clonati.
E soprattutto che non è lady Shao la cattiva, bensì una delle nostre vecchie conoscienze, il professor Newton, che nel primo film ha contribuito a salvare il mondo.
Solo che ora è plaggiato da un cervello Kaiju che tiene a casa sua sotto vetro e con il quale si collega periodicamente …
… Se vi sembra strano questo non pensate al fatto che considera quel cervello come una moglie!!!
Ovviamente gli jeager costruiti in serie impazziscono e si trasformano diventando ibridi kaiju/jeager -ottima idea per i giocattoli- e si apprestano a riaprire le brecce che collegano il nostro mondo a quello degli invasori.
Grazie all’impegno dei cadetti, degli scenziati, della stessa Lady Shao e soprattutto dei maschi alpha che si legano come solo i ringo sanno fare, il mondo verrà salvato dopo un bel combattimento finale!
La cosa che più mi ha colpito della trama è l’obiettivo degli invasori.
Attenti al grosso spoiler:
Dovevano raggiungere il monte Fuji!
Non vi dico altro!
CONCLUSIONI E CITAZIONI
Già so che me ne pentirò.
Traccio una bella trincea e mi preparo a ricevere gli insulti.
Pacific Rim 2 è pieno di citazione a tante serie robot e mecha … ma già so che tutti diranno si sia ispirato ad Evangelion.
Non voglio offendere chi ha chiaramente cromosomi in più, quindi vi indicherò le citazioni più ovvie che nessuno ha colto … poi continuate a dire pure che tutti si ispirano ad Evangelion … come per i Ponti di Calatrava!
Nella cultura giapponese i Kaiju non sono solo mostri giganti dai quali scappare, spesso rappresentano le paure dello stesso popolo del sol levante.
Se prendiamo Godzilla ad esempio, il re indiscusso dei Kaiju, lui è il simbolo delle conseguenze dell’uso inappropriato dell’energia nucleare (che dopo Hiroshima e Nagasaki fa paura a tutti i nipponici).
Qui simboleggiano la paura dell’uomo di non essere più la razza dominante ed essere sottomesso.
I Robot invece non sono un mero pretesto per raggiungere uno status divino tra una pippa mentale e qualche scena di nudo pedo-pornografico, essi sono amici e difensori dell’umanità.
Anche se il design degli jeager ricorda molto quelli dei transformers in realtà essi si avvicina di più ai Mazinger, ai Getter ed ai Gundam.
La prima citazione che Pacific Rim e Pacific Rim 2 fanno è proprio a Getter Robot.
Una delle opere più apprezzate di Go Nagai Getter Robot è il primo robot combinabile della storia e pilotato da più persone.
Come per gli jeager anche i piloti del Getter Robot devono unire mente e cuore in uno solo per pilotare il robot.
Oltre al raggio laser che lo jeager nero spara dal petto contro Gipsy Avenger, in tutto simile al Getter Beam del Getter One.
Oltre agli invasori che inviano grossi lucertoloni creati artificialmente per soggiogare il pianeta, proprio come l’impero dei Dinosauri!
Dannati dinosauri! Vi sta bene l’estinsione!
Oltre alle piccole citazioni, come i Rocket Punch del Mazinger Z o la statua dell’Unicorn Gundam a Tokyo, c’è il piccolo Scrapper a conquistare il cuore degli spettatori.
Il piccolo Jeager costruito dall’orfana Amara ricorda le forme tondeggiandi del Boss Borot, classica spalla comica della serie Mazinger che riesce a rendersi divertente sempre ed utile quando serve.
Conservando quell’alone di simpatia tipico di Bumblebee dei Transformers.
La citazione che ho apprezzato di più è al Great Mazinger durante lo scontro finale.
Sono sicuro che nessuno l’abbia notata, neppure del Toro che avrà scritto la scena in modo totalmente casuale.
Ma quando il Kaiju finale di turno si appresta a raggiungere il monte fuji per distruggere il mondo, Jake ed Amara decidono di sacrificarsi.
Come?
Utilizzando un Jet salgono nell’atmosfera con Gipsy Avengers ed usano la propolsione e la velocità della caduta per lanciarsi in picchiata contro il nemico in un attacco suicida per ucciderlo con un sol colpo.
Proprio come faceva il Great Mazinger quando si agganciava al Great Booster.
Purtroppo sono sicuro che quest’ultima citazione sia un caso.
O al massimo sarà, come sempre, attribuita ad Evangelion.
Io però vado oltre e vi consiglio di vedere il film che merita.
Caro Del Toro dopo La Forma dell’Acqua c’hai regalato un bel film (lasciando la regia a Steven S. DeKnight).
Non eccezionale, ma abbastanza emozionante e divertente.
E non è così che dovrebbe essere ogni film?
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