Rosa Dei Venti, cos’è? Non solo un simbolo nautico

Cosa è la Rosa dei Venti? Ti sei mai chiesto perché si chiami proprio così? Da dove ha origine ma soprattutto, cos’è? Ebbene, si tratta di un diagramma il cui scopo è quello di rappresentare la provenienza dei venti in una regione, sulla base dei riferimenti cardinali (Nord, Sud, Ovest, Est). Tutto qua? No, c’è molto di più.

Rosa dei Venti

Le origini della Rosa dei Venti

Come tutti sanno, la Rosa dei Venti indica, come dice il nome stesso, la direzione cui soffia il vento. Le varianti sono molteplici, ma quella più comunemente usata è a 4 e 8 punte.

Ma come è nata?

Già nel Medioevo troviamo una prima rappresentazione di una Rosa dei Venti a 16 punte. Nelle mappe geografiche era posta al centro del Mar Ionio, precisamente sull’isola di Zante, e questo ha determinato il nome dei venti che vedremo più avanti.

Tuttavia, la sua origine è ben più antica.

Basti pensare ai greci che per primi denominarono i venti, per orientarsi durante la navigazione.

E’ ad Atene che infatti si può trovare un primo accenno di Rosa dei Venti, non come la conosciamo noi ma si chiama Torre dei Ventidetta anche Horologion.

A vederla non sembrerebbe la tipica stella a 8 punte, infatti la struttura ottagonale è costituita da fregi con al di sotto le Divinità greche che rappresentano i venti, come ad esempio: Borea il vento del Nord, Euro il vento dell’Est, Zefiro il vento dell’Ovest e così via.

Sulla sommità c’era una banderuola segnavento a forma di Tritone, oggi non più presente, che serviva a indicarne la direzione.

La Rosa dei Venti come la conosciamo oggi lo si deve a Plinio, studioso romano che nel I secolo d.C. raffigurò quella a 8 punte traducendo i nomi dei venti in latino, anche se si ritiene che la raffigurazione più antica di rosa dei venti sia quella rappresentata nell’Atlante catalano del 1375 circa, che rappresenta il portolano più importante del periodo medievale.

I vantaggi nel commercio e nella navigazione

Se prima la navigazione era difficile e complicata, portando vittime e smarrimenti, con i greci tutto era diventato relativamente più facile.

Come già detto, riuscivano a raggiungere un determinato luogo basandosi sulle stelle e sulla direzione del vento per non sbagliare rotta. Loro stessi gli diedero dei nomi in base alla provenienza e ciò permetteva loro di navigare senza sacrificare il personale di bordo.

Grazie a Plinio anche i romani furono in grado di raggiungere luoghi impossibili, con l’arrivo della Rosa dei Venti, nell’anno 1000, ci fu un incredibile aumento degli scambi commerciali con altri paesi e culture.

Oggi questo diagramma è un simbolo nautico fondamentale, da lei ha origine la bussola (costruita basandosi sulla rosa a 32 punte) che progressivamente sostituirà la conoscenza dei venti come riferimento principale dei naviganti.

Rosa dei Venti: le tipologie

La più comune Rosa dei Venti che conosciamo è quella formata da 4 punte che costituiscono i punti cardinali Nord, Sud, Est ed Ovest. Troviamo poi quella a 8 punte dove si aggiungono Sud-Est, Sud-Ovest, Nord-Est e Nord-Ovest.

Le punte di questo diagramma possono arrivare anche a 128 punti in quelle più complete.

Come detto nel capitolo soprastante, i primi ad assegnare i nomi ai venti furono i greci e troviamo:

  • Grecale: vento che tira in direzione della Grecia rispetto all’isola Zante;
  • Scirocco: vento proveniente dalla Siria;
  • Libecco: vento proveniente dalla Libia;
  • Maestrale: derivante da Magister, è il vento proveniente da Roma.

Questi sono i nomi dei venti che corrispondono rispettivamente a: N-E, S-E, S-O, N-O.

Mentre:

  • Tramontana: dal greco Aparctias, vento del Nord;
  • Levante: dal greco Euro, vento dell’Est;
  • Ostro: dalla mitologia grecaAustro, vento del Sud;
  • Ponente: dalla mitologia greca, Zerifo, vento dell’Ovest.

L’origine dei nomi  Nord, Ovest, Sud, Est. sono Indoeuropee:

1) Sud è la direzione in cui appare il sole alla sua massima altezza e deriva dal francese sud e dall’inglese suth;

2) Nord è giunto a noi dallo spagnolo Norte perchè la sua radice, Ner, vuol dire sinistra. Nord indica quindi la direzione a sinistra da cui sorge il sole.

3) Est discende dal greco Eos, che significa Aurora, dove sorge il sole.

4) Ovest deriva da Vespero, la cui radice indoeuropea è Wespero e vuol dire tramonto.

Affascinante vero?

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Domande frequenti

Che cos’è la rosa dei venti e a che cosa serve?
La rosa dei venti è un disegno grafico, uno strumento che indica le direzioni principali dei punti cardinali: Nord, Sud, Est, Ovest e i punti intermedi. Ogni punto rappresenta la direzione da cui soffia il vento oppure ci può indicare il verso di orientamento. E’ uno strumento molto importante che viene utilizzato in meteorologia e in cartografia, indispensabile per chi naviga o per leggere le mappe e la bussola.
Quali sono i nomi dei venti?
I principali nomi dei venti sono: levante, tramontana, grecale, scirocco, mezzogiorno, libeccio, ponente e maestrale.
Perchè la rosa dei venti ha otto punte?
Il modello più diffuso e completo di rosa dei venti è quello a otto punte, in quanto include sia i punti cardinali che quelli intermedi. Tuttavia, è utilizzata anche la rosa dei venti a quattro punte che riporta i soli punti cardinali: Nord, Sud, Est e Ovest.
Cosa simboleggia la rosa dei venti?
Dal punto di vista della navigazione ed esplorazione, la rosa dei venti rappresenta l’orientamento e la conoscenza della direzione. E’ un simbolo di guida e stabilità, saggezza e ricerca non solo dal punto di vista geografico, ma anche metaforicamente.
Che cosa fu la rosa dei venti?
Oltre ad essere uno strumento di orientamento, la rosa dei venti era anche un gruppo neofascista degli anni ’70 che aveva ideali di estrema destra e, come altre organizzazioni di quel periodo, mirava a destabilizzare il governo democratico, spesso attraverso la “strategia della tensione”.
Come si leggono i venti?
La direzione del vento si misura in gradi partendo da 0° per il Nord e proseguendo in senso orario: Est a 90°, Sud a 180° e Ovest a 270°. Ogni vento tradizionale corrisponde a un intervallo di gradi: ad esempio, la Tramontana soffia da 0°, il Grecale da 45°, il Levante da 90°

Tiziana

Difficilmente avvisterete questa donzella in città. Ama la natura e tutto ciò che ne fa parte ma non mettetela alla prova; farebbe di tutto per salvare il pianeta Terra, non si direbbe altrettanto per alcuni umani. Adora gli animali a tal punto da aver sviluppato un linguaggio che usa per comunicare esclusivamente con la fauna. E’ costantemente in compagnia dei suoi più fedelissimi collaboratori: Mirko e Billy. Laureata in Scienze Naturali, nel tempo libero decide di condividere le sue conoscenze con il Bosone. A proposito, Billy e Mirko non sono umani. Sono i suoi zupi.

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