Escape Room è un film Horror di nuova generazione; che per capirci sono quelli che ti mettono l’orrore addosso quando concepisci che hai sprecato due ore della tua vita.
C’è davvero tanto di sbagliato in questo film, poco di buono, ma una sola certezza: Avevo più voglia di scappare io dalla sala del cinema che i protagonisti dalle stanze in cui erano rinchiusi… E loro rischiavano la vita.
Escape Room: cos’è?
L’Escape Room è un gioco di “fuga dal vivo” — nato all’estero ed adottato in Italia da qualche anno — in cui i protagonisti “rinchiusi” in una stanza devono trovare una via d’uscita tra indovinelli ed enigmi. E se vi piacciono puzzle ed indovinelli – con il giusto gruppo di amici – vi assicuro che è uno spasso.
Come ci si può sviluppare sopra un Horror? Semplice, inserendo reali pericoli all’interno del “gioco” per far morire i protagonisti. C’è da dire che questo film ha belle trovate, ma sono gestite davvero male.
Il Film
Si inizia mostrando tre dei protagonisti della vicenda: una ragazza timida che è più intelligente di quello che sembra, un giovane magazziniere che vorrebbe lasciare casa sua ed un uomo d’affari altezzoso e sicuro di se.
Seguendo un invito – celato in una scatola puzzle da risolvere – al gruppo, si uniranno altri tre protagonisti: un appassionato di Escape Room, un ex camionista che ha lasciato il lavoro ed una soldatessa congedata dopo una tragedia (interpretata da Deborah Ann Woll, unico personaggio convincente della compagnia).
Tra un enigma e l’altro, i sei si troveranno a dover scappare da una stanza/forno, una baita in mezzo alla neve, una stanza sotto sopra ed una sorta di ospedale in cui sono contenute tutte le cartelle cliniche; perché si, tutti sono scampati alla morte per un motivo o per un altro.
Proprio questo è stata la loro rovina e dalla stanza/ospedale in poi il film – già non brillantissimo – cala a picco del tutto.
Che c’era qualcuno di malato dietro era ovvio, ma gli spietati megalomani – che costruiscono una baita di montagna circondata dalla neve in un palazzo qualsiasi – hanno così tanti soldi da spendere e così poca inventiva che pagano fior fior di tecnici per creare giochi mortali e far morire persone per loro “straordinarie” e scommetterci sopra.
Non era certo una trama emozionante che mi aspettavo ma qualche enigma carino si. Purtroppo, in Escape Room, tutto gira sui flashback – mal girati – dei protagonisti che ricordano i momenti della loro vita in cui sono “sopravvissuti”. Le stanze sono infatti create (almeno così dicono) per colpire le loro fobie, per ricordare qui momenti traumatici, ma in realtà c’è davvero poco di legato a loro ed è persino fatto male. Il vero enigma è: ma perché lo sto guardando?
In definitiva
Questo non è purtroppo il primo pessimo Horror che viene proposto al grande pubblico, il vero problema è che non sarà l’ultimo. Esclusion fatta per qualche piccola righa – tra cui la sequenza finale – la sceneggiatura fa acqua da tutte le parti.
Personaggi e stanze sembrano essere concepiti frettolosamente e senza troppa cura e questo rende la visione confusionaria. Il film parla di Escape Room al cui interno ci sono enigmi, indovinelli, puzzle… Ma nessuno di esso è pensato per lo spettatore e sembra di guardare una brutta copia di SAW dall’inizio alla fine. Se non lo avate ancora visto vi sconsiglio la visione.