Super Robot Wars 30th è l’ultimo capito del franchise videoludico cross-over che vede impegnati tutti i protagonisti delle serie Mecha giapponesi contro nuovi, ed a volte improbabili, nemici che minacciano la pace multidimensionale.
Grande successo nel paese del sol levante da qualche anno a questa parte, il brand è uscito dalla sua nicchia di stimatori per esser usufruito dal grande pubblico grazie ai titoli Super Robot Wars T, Super Robot Wars V e Super Robot Wars X approdati da relativamente poco su Nintendo Switch.
Questo titolo creato per festeggiare il trentesimo anniversario del marchio sarà all’altezza dei predecessori?
Super Robot Wars: una storia infinita
Era il 1991 quando approdò sugli schermi del Game Boy il primo Super Robot Wars, anche conosciuto con il titolo Super Robot Taisen per il mercato occidentale, che vedeva per la prima volta sugli schermi di una console la collaborazione tra i più grandi robottoni degli anni 70/80 – all’epoca – come Mazinger Z, Mobile Suit Gundam e Getter Robot.
Il gioco, che si è sempre presentato come uno strategico a turni con elementi da gioco di ruolo fu subito un successo e proseguendo nel tempo è riuscito a migliorarsi sempre più grazie agli sforzi della casa produttrice Bandai che ha introdotto sempre nuove serie e creato trame e universi espansi che spesso ha risposto alle domande di noi appassionati: ma chi è il robottone più forte di tutti?

Da Mazinger Z, il primo robot pilotabile della storia del fumetto giapponese, fino al più moderno SSSSS Gridman, non c’è stato Mecha che non abbia – almeno una volta – fatto una capatina in questo franchise. Persino Super Robot 28, primo vero robottone giapponese dei Manga e qualche special guest come Devilman e Godzilla hanno dato del loro per rendere grande questa serie di giochi.
Parliamo del gioco
Iniziamo dicendo che il primo motivo per cui questo Super Robot Wars 30th entrerà nella storia è per il logo. Per festeggiare il trentennale del brand è stato chiamato nella realizzazione Go Nagai – considerato da tutti il papà dell’animazione mecha giapponese le cui opere ispirano ancora oggi le nuove generazioni.
Era quasi doveroso farlo visto che l’unico Mecha che non è mai mancato nei giochi – salvo i titoli spin off original – è proprio il Mazinger Z.
Ma non è solo il logo che colpisce l’occhio. L’impatto grafico è di primissima qualità e le animazioni dei combattimenti sono tra le più belle di sempre facendo anche della semplicità la carta vincente in molti casi.

Ogni Mecha è dotato delle sue mosse peculiari, riprese dai fumetti, dai cartoni animati, dai film e a volte create su misura per l’occasione. Spesso sono riprodotte fedelmente in salsa moderna, mentre altre volte sono originali e di forte impatto – anche emotivo, visto che per gli appassionati questo titolo è oro colato.
Le bellissima musiche ufficiali di ogni brand robotico sono accompagnate dai testi originali dei Jam Project – il più famoso gruppo nel settore nipponico in fatto di sigle – e riascoltarle non stanca mai, sia che siate appassionati o no di quel determinato mecha.
Tra i grandi ritorni e le nuove leve siamo al cospetto di un gioco molto equilibrato che sa offrire una certa qualità di sfida se giocato alla giusta difficoltà. Certo, avanzare con lo Shin Getter Dragon, il Mazinkaiser ed il GaoGaiGar insieme è un bel vantaggio, ma alcuni nemici sanno impensierire anche queste unità a un certo livello.
Novità e sorprese
Per il trentesimo anniversario del Brand qualcuno si aspettava un gioco della serie OG – Original Generation; ovvero gli Spin-Off formati dall’unione dei Robottoni originali. Ogni Super Robot Wars introduceva vicino i grandi nomi dell’animazione un Mecha inedito di cui noi facevamo le “veci” e ci veniva data la possibilità d’introdurci in questo mondo con un nostro avatar.

Questo Titolo oltre ad avere questa funzione introduce, come DLC, delle unità molto amate come SRX con Ryuusei Date e l’Alteisen Riese di Kyousuke Nanbu, che oltre a essere state a loro volta unità personalizzate in giochi precedenti sono tra i protagonisti della serie OG e dell’anime uscito in seguito.
Stesso Gameplay, ma nuove funzionalità
Parlare della trama è superfluo, perché come già detto gli eroi vecchi e nuovi sono catapultati in una missione collettiva per salvare il multiverso – mero pretesto narrativo per mettere insieme più robottoni a menarsi allegramente; ma per quando riguarda le nuove funzionalità abbiamo due miglioramenti non così marcati, ma molto significativi.
Il primo riguarda la scelta delle missioni. Prima avevamo una serie di scenari che si susseguivano uno dopo l’altro andando a regalarci bivi di tanto in tanto; adesso invece troviamo una scelta libera di missione che possiamo affrontare come ci pare. Queste missioni fanno parte sia di una storyline scritta, ma sono arricchite da quelle secondarie (sbloccabili attraverso missioni secondari da svolgere nei normali scenari) e quelle DLC.

Ho molto apprezzato questa possibilità che perché abbiamo la facoltà di decidere quale missione affrontare prima delle altre. Scelta che, se ponderata come si deve, facilita notevolmente il gioco anche a difficoltà difficile o superiore. Alcune missioni secondarie a tempo sono davvero dure e la possibilità di tornarci dopo esserci preparati a dovere aiuta molto.
Il secondo cambiamento è sul potenziamento della nave madre. Nel “AOS Update ci sarà possibile potenziare i reparti della nave madre ottenendo bonus comuni a tutte le unità ed ai piloti, oltre alla possibilità di guadagnare qualcosina in più durante il corso degli scontri.
In Conclusione
Super Robot Wars 30th è uno strategico a turni all’acqua di rosa, non troppo difficile, ma davvero divertente.
Oltre alla possibilità di affrontare missione coi beniamini della nostra infanzia e non sarà possibile ottenere un grado di sfida impegnativo a determinate difficoltà che offrirà anche agli Hardcore Gamer la possibiltà di cimentarsi in una battaglia degna di questo nome.

Forse il titolo è un po’ carente a livello di personaggi e unità perché anche se abbiamo i classici Gundam, Getter Robot e Mazinger Z mancano all’appello tante altre unità amate dal pubblico come il Gurren Lagann per lasciare spazio a nuove leve come SSSSS Gridman.
Consigliato a tutti i fan della serie e agli amanti degli strategici che vogliono provare un’esperienza diversa. Voto: 7.5/10.
Leggi anche:
2700: Apocrypha, Mecha e Castelli nella nuova opera ManFont
Godzilla vs Kong: ci aspettavamo di più (RECENSIONE)