Monster Hunter Stories 2: Wings of Ruin – cosa dire della demo

Monster Hunter Stories 2: Wings of Ruin è in versione demo disponibile sull’E-Shop di Nintendo Switch. Questa versione di prova non permette solo di provare il titolo, ma anche di iniziare il gioco qualche tempo prima della sua uscita ufficiale fissata per il 9 di luglio.

La cosa veramente bella è che tutti i progressi che fatti nella versione di prova saranno trasferibili alla versione completa e provarlo, oltre a dare un vero e proprio assaggio dell’avventura, permetterà proprio di iniziarla sul serio.

Vediamo insieme come si presenta questo Monster Hunter.

Monster Hunter Stories 2: I primi passi

Partirei dicendo che ci sonodiverse limitazioni da tenere a mente con la versione di prova del gioco. Innanzitutto, il multiplayer non è disponibile nella demo, inoltre la versione di prova ha un solo slot di salvataggio nel gioco. A meno che non si elimini e ricominci da zero, è permesso andare avanti con un solo personaggio. Inoltre non è permesso di superare il livello 11 e non sono disponibili le funzionalità con gli Amiibo.

Detto questo siamo pronti ad iniziare e pare che la storia incominci dove l’avevamo lasciata, o meglio, un po’ più avanti. Il protagonista di questa storia è il nipote di Red, il primo Rider di Monster Hunter Stories disponibile per Nintendo 3Ds, e da allora sono passate ben due generazioni.

Il nostro villaggio ha prosperato dagli eventi del primo titolo, solo che sembra essere arrivato un nuovo pericolo all’orizzonte che ci vedrà costretti a ripercorrere le orme di nostro nonno per diventare esperti rider e salvare il mondo di gioco.

Tra le altre cose, che il nome Red sia una citazione a Pokémon? Il primo allenatore del primissimo titolo Pokémon era nominato Red che oggi, oltre a Pikachu, viene associato molto a Charizard. Che nostro Nonno Red ed il suo Rathalos – ormai anziano – siano un omaggio? Spero di si.

Ma non c’è tempo per pensare agli omaggi perché è in avvicinamento una catastrofe ed alcuni cacciatori vogliono prendersela con il Rathalos di nostro nonno facendoci immediatamente capire qual’è il punto di vista della gilda sui riders come noi. I Cavalieri che cavalcano i mostri pare non siano ritenuti così “normali” e forse ci toccherà mostrare al mondo che la convivenza con quelle creature selvagge è possibile.

Cosa aspettarci dalla demo di Monster Hunter Stories 2

Ci terrei a precisare che questa versione demo non è identica alla versione finale del titolo, ma dai primi minuti di gioco si può trovare un comparto artistico di tutto rispetto ed il mondo colorato in cui si viene immersi risulta affascinante e misterioso al punto da spingere il giocatore ad esplorare il più possibile (anche se, a causa del mio scarso senso dell’orientamento, ammetto di aver avuto un po’ di difficoltà ad orientarmi nel villaggio, ma mi succede in ogni monster hunter finché non ci prendo la mano).

Saltando il primo impatto sulla storia sono partito immediatamente all’avventura seguendo la mia tutor alla volta delle prime missioni principali per cercare un mostro da poter crescere e cavalcare – e qualcun’altro da fondere, ma a questo ci arriviamo tra un po’ – e tra una battaglia e l’altra ho potuto constatare che la base del gioco non è cambiata dal nintendo 3ds.

Ci troviamo in un RPG a turni dove sarà possibile coordinarci con la nostra cavalcatura per assestare colpi devastanti ai nostri nemici, in un sistema di combattimento che ricorda molto il più classico “carta, sasso, forbice” sostituito da “attacco potente, attacco veloce, attacco tecnico”.

Come per i pokémon dove fuoco batte erba, erba batte acqua ed acqua batte fuoco qui troveremo Attacco Potente batte Attacco Tecnico (Rosso > Verde), Attacco tecnico batte Attacco Veloce (Verde > Blu) e Attacco Veloce batte attacco Potente (Blu > Rosso).

Il mondo di gioco appare aperto, almeno nella versione demo, composto da più zone esplorabili con vari dungeon sparsi per la mappa che rappresentano le “tane” dei mostri nelle quali potremmo cercare delle uova. Come per il primo titolo su 3Ds anche qui uova differenti permetteranno di ottenere mostri differenti con le loro peculiari abilità da esplorazione e battaglia e, se non fossimo soddisfatti di alcuni parametri, potremmo sempre fonderne due per infondere il potere di qualcuno forte, ma che non ci piace, in uno che ci piace ma non è così forte come vorremmo.

Conclusioni

Non avendo di fronte il gioco completo è difficile dare un voto a questo titolo, ma da ciò che si vede nella versione di prova sicuramente c’è tanta carne al fuoco.

Le armi dei rider sono state aggiornate ed oltre ad avere il doppio della scelta (che è comunque meno del Monster Hunter Rise recensito qui) offre grande personalizzazione grazie alla possibilità di portare tre diverse armi in combattimento e cambiarle nel corso della battaglia.

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